“Col
sorriso sulle labbra” i seguaci di Finiguerra reagiscono a critiche a
nostro avviso legittime e circostanziate fatte da Emilio Florio in un
incontro di presentazione delle proposte del Leone Rosso, affermando che
al di fuori della loro cerchia (dove, ben inteso, tutti partecipano,
svelando “i logori meccanismi amministrativi” che accomunano tutti, ma
proprio tutti quelli che non la pensano come loro) esistono solo cupe e
algide figure di politicanti che stanno pensando unicamente ai “partiti
da accontentare, distribuendo cariche e posti di potere in parti
uguali”, che dicono (e sottoscrivono) di non volere l’inceneritore
mentendo, che organizzano incontri ma impediscono alla gente di prendere
la parola per paura di essere messi in crisi...Cosa ha detto Florio?
Che Finiguerra è “sceso in campo”, cioè che ha presentato la sua
biografia come programma politico, che la democrazia diretta, che è una
buona cosa, senza regole chiare rischia di sfociare in nuove forme di
leaderismo, che Abbiategrasso non potrà rilanciarsi soltanto con la
green economy, che giocare sull’antipolitica (le mitiche auto blu del
comune) alla fine produce disillusione e passività...Magari sono tutte
sciocchezze, ma non ha mai detto che Finiguerra è un guru o un messia.
Lo ha solo criticato, ha idee diverse da lui. E’ un delitto? Si può
rispondere nel merito invece di fare processi alle intenzioni? Magari
già che si trova, Finiguerra potrebbe davvero rispondere alla domanda:
perché non ha neanche cercato un discorso con chi, oggi nella
coalizione, ha da sempre fatto battaglie come quella contro
l’inceneritore e la strada della Malpensa e a favore di una concreta
politica di integrazione degli stranieri? Ma immaginiamo che i seguaci
di Finiguerra stiano già scuotendo la testa: Florio, ex Rifondazione,
oggi è un “neocentrista” (?) meglio non contaminarsi...
Comitato Civico Leone Rosso "Per Abbiategrasso"
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