La crisi economica che credevamo, speravamo, e qualcuno voleva far credere, fosse solo passeggera, si è rivelata una reale fine di un'epoca, con le conseguenze non solo economico-finanziarie, ma anche sociali, che sono sotto gli occhi di tutti.
Ciò che quotidianamente apprendiamo dai media nazionali, ossia la mancanza di risposte concrete ed iniziative appropriate, ci allarma, preoccupa e purtroppo, dobbiamo dirlo, ci deprime e mortifica, constatando la lontananza della politica dai problemi concreti che si dovrebbero affrontare.
L'accesso al credito è sempre stato uno dei principali motori dello sviluppo e della crescita del nostro Paese. Negli ultimi anni tutto è diventato più difficile, sia per i singoli e le famiglie, ma soprattutto per le attività produttive che spesso trovano un "muro" tra le loro idee e il credito necessario per poterle realizzare.
Il convegno che si è tenuto sabato 18 giugno all'Annunciata è stato un tentativo di iniziare un percorso che parta dalle esperienze che si sono realizzate sul territorio per cercare di capire se è possibile trovare un'unione di idee che possa portare anche un piccolo contributo alle esigenze che attendono una risposta concreta.
Confronto, dialogo e condivisione dovrebbero essere le priorità da trasmettere ai vari settori che compongono la nostra comunità abbiatense, dal piano economico-finaziario a quello sociale e culturale, con la politica che si impegni seriamente a far da tramite tra le proposte accoglibili e la realizzazione dei progetti, nell'interesse dell'intera collettività.
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