martedì 4 ottobre 2011

Il 14 dicembre 2010 ....


Il 14 dicembre 2010 qualsiasi altro governo presieduto da qualsivoglia premier sarebbe stato sfiduciato. Ma il premier in questione è Berlusconi, il conflitto d’interesse in persona, che tutto può comprare e quindi controlla. Da quel momento stiamo assistendo all’agonia lenta e dolorosa di un paese sotto scacco. Le intercettazioni messe sotto accusa in questi giorni fanno rispolverare al governo la legge bavaglio, con la motivazione che la loro pubblicazione lederebbe la privacy di Berlusconi (sostanzialmente) e di chi si dovesse trovare in simili situazioni. Le intercettazioni pubblicate in questi anni , hanno, invece, messo in luce che la politica di Berlusconi si regge su un sistema di potere corrotto che agisce a 360 gradi e che il suo uso è assolutamente privato.
A Berlusconi non piacciono i giornalisti che raccontano i fatti nudi e crudi senza mistificazioni alias: Santoro, Dandini)? Ordina alla Rai di chiudere i loro programmi. La Rai, servizio pubblico, esegue, introducendo, personaggi al servizio di B., da noi lautamente pagati. L’informazione non è tutta al servizio di B. e/o passa attraverso gli incontrollabili social network? Ecco, con la legge bavaglio, norme ad hoc che limitano fortemente tali canali.
In questa fase mi aspetterei che l’opposizione unita si faccia portavoce degli elettori che rappresenta, indicendo, al più presto, manifestazioni e presidi permanenti che a questo punto assumono vitale importanza.
Le dimissioni del sindaco di Parma dovrebbero insegnare all’Italia intera che le proteste, se insistenti, non sono inutili. La protesta civile dovrebbe essere massiccia, essere percepita come fiato sul collo da questo governo corrotto, che seppur agonizzante e non rappresentativo della maggioranza degli italiani, continua ad agire, con arroganza, nei modi a cui stiamo assistendo (d’altronde noi italiani gliele facciamo passare tutte!).
Al più presto l’opposizione dovrebbe presentare il suo programma in vista di non lontane elezioni.
Un programma politico che, per essere credibile e realmente alternativo, deve agire sulla corruzione interna e mettere al primo posto la risoluzione del conflitto d’interesse. Tale conflitto ha rappresentato il mezzo attraverso il quale Berlusconi, in questi lunghi anni, ha costruito il suo consenso che gli ha permesso, attraverso il governo della “Cosa Pubblica”, di sistemare i suoi enormi interessi, quindi privati. La risoluzione di tale anomalia tutta italiana permetterà di edificare le fondamenta di una democrazia ridotta, ormai, allo sfascio.
Maria Grazia Perna

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