lunedì 4 luglio 2011

Fede politica

In un comunicato, il Coordinamento cittadino del PDL di Abbiategrasso ammette, bontà sua, che il risultato della consultazione referendaria costituisca un “forte segnale” su cui meditare. Ci mancherebbe altro, aggiungo io: dopo che il “leader maximo” e la sua corte avevano definito “inutile” il referendum e avevano cercato fino all’ultimo di evitarlo con cambiamenti strumentali delle norme in discussione, è difficile far finta di nulla …  Ma il PDL, ad Abbiategrasso, non è turbato né dal referendum né dall’ennesima ondata di scandali, né dalla crisi economica. Il comunicato ci rassicura: Abbiategrasso, grazie alla giunta Albetti, giunta “del fare e del programmare”, non ha niente in comune col resto del paese e marcia a gonfie vele; segue un elenco di realizzazioni, sciorinate con lo stile incalzante delle televendite. Il lettore avrebbe voglia di lasciar stare: la politica, si sa, è anche propaganda … Ma, ad una lettura più attenta, nell’elenco spicca, fra il rifacimento di Piazza Vittorio Veneto e l’Accademia musicale dell’Annunciata, la “nuova scuola di via Colombo”! Ora, chiunque, recandosi a votare, ha constatato non solo che il “ground zero” della scuola materna è rimasto tale, ma che si è inopinatamente provveduto anche all’abbattimento dei grandiosi alberi che abbellivano e ingentilivano il complesso della scuola elementare. Come dimostra l’esito dei referendum la “fede politica” a volte acceca ma, si sa, la fede è “certezza di cose che non si vedono”. Nel caso del PDL abbiatense, spero, laicamente, che la giunta “del fare e del programmare” si riferisca alle cose “che si vedono” nel tracciare i suoi bilanci. Anche perché, come insegnano i referendum, il bilancio alla fine lo fanno i cittadini.

Nessun commento:

Posta un commento