sabato 28 aprile 2012

IO VADO A VOTARE PASSAPAROLA

ALLE ELEZIONI COMUNALI DEL 6 / 7 MAGGIO   VOTA E FAI VOTARE LA LISTA CIVICA "Per Abbiategrasso" CON IL SIMBOLO DEL LEONE ROSSO E GIGI ARRARA SINDACO...........PASSAPAROLA!
VOTA LA LISTA CIVICA "Per Abbiategrasso" CON IL SIMBOLO DEL LEONE ROSSO E GIGI ARRARA SINDACO TRASMETTEREMO UN ALTRO FILM!

PERCHE' NON VOTO FINIGUERRA

..nonostante abbia un bel programma pieno di belle cose.
Contenuti che sottoscriverei subito.
Però si comporta da capo e così non va.
Non credo Abbiategrasso abbia bisogno di un capo.
Ha bisogno di un sindaco che conosce la città e da anni si
impegna con altri per essa, senza l'ambizione di comandare
ma con quella di coordinare, promuovere partecipazione,
cittadinanza.
Ne abbiamo avuto abbastanza dei vari Bossi e Berlusconi in
questi anni.
E francamente cominciamo a sospettare che anche Grillo
troppo diverso da loro nei modi non sia.
Basta alla politica dei "salvatori della patria".
Io voto Gigi Arrara.
Gabriele Arosio

giovedì 19 aprile 2012

ABBIATEGRASSO :UN POSTO DOVE NESSUNO SI SENTA ESCLUSO

Incontro tra amici al centro islamico di via Crivellino. Venerdì 13 aprile Gigi Arrara e i candidati della Lista Per Abbiategrasso – Leone Rosso sono andati a fare visita alla comunità islamica abbiatense. E’stata l’occasione per ripercorrere il cammino fatto insieme negli anni della Giunta Fossati (“il primo cristiano a parlare in questa sala”, ha ricordato Hamid Mousli, che per lungo tempo è stato il portavoce della comunità) e che è proseguito nonostante l’indifferenza istituzionale marcata dall’attuale Giunta Albetti. Mousli, che ha fatto gi onori di casa, ha ricordato la decisione della comunità islamica di svolgere un percorso di dialogo con le Istituzioni e ha dato atto a Fossati e alla sua Giunta di cui facevano parte anche Arrara e Florio, presenti alla serata, di aver saputo accogliere l’aspirazione dei credenti islamici a vivere la propria fede religiosa in libertà e nel rispetto della legge. Alberto Fossati ha sottolineato due tratti comuni tra cristiani italiani e mussulmani arabi: la condivisione della fede in un solo Dio e la condivisione anche di un solo mare che per tanti secoli è stato un mezzo di comunicazione e di scambio fra le civiltà. Ha ribadito che anche nel presente cristiani e mussulmani in Italia sono legati da un compito comune: quello di costruire la società del futuro, e ha sottolineato l’importanza della “Primavera araba” come dimostrazione che la democrazia ha un valore che oltrepassa le singole tradizioni culturali. Emilio Florio ha ripercorso la storia della comunità islamica abbiatense dalle prime riunioni in locali inadatti fino all’apertura del Centro culturale. Ha rilevato che una reale politica della sicurezza passa dal reciproco riconoscimento e ha rivendicato il ruolo della Giunta Fossati in questo ambito, con l’istituzione della consulta degli stranieri e con l’appoggio alla apertura del Centro islamico di via Crivellino. Hamid Mousli ha evidenziato le molte occasioni in cui il Centro culturale si è aperto alla città, come era nelle intenzioni dei suoi fondatori; dalle manifestazioni interreligiose con le parrocchie cattoliche a occasioni di dialogo su lavoro, pace, scuola, fino a contributi pratici come la partecipazione di membri della comunità alla pulizia dei parchi cittadini e alla pratica diffusa della donazione di sangue da parte dei giovani islamici. Gigi Arrara ha ribadito l’importanza di quanto fatto dall’amministrazione Fossati e lasciato colpevolmente cadere da quella di destra. Ha garantito che la prossima amministrazione, se guidata da lui, riprenderà la collaborazione col Centro Alif Baa e sarà disponibile a studiare nuove forme di integrazione tra le istituzioni e le comunità immigrate, a partire da un rilancio della Consulta degli stranieri, il cui Statuto è stato completamente disatteso dalla Giunta Albetti. Il dibattito ha visto l’intervento di alcuni membri del centro islamico che, fra le altre cose, hanno evidenziato il desiderio di una sempre maggiore integrazione a partire dal mondo della scuola fino a una futura partecipazione di candidati italiani di origine araba alle prossime elezioni.

IL LAVORO

LETTERA DI Emilio Florio
Nei programmi per le elezioni comunali  un punto fondamentale è quello sul lavoro. Ma quali risposte può dare effettivamente un’amministrazione comunale, viste le scarse competenze in materia? Si fronteggiano alcune tesi di fondo:
a. il “marketing territoriale” che vede il territorio comunale come una merce da offrire al mondo delle imprese: che sceglieranno, ovviamente, il territorio che offrirà più spazi, migliori comunicazioni, burocrazia più efficiente, minore imposizione fiscale …  Si può obiettare però che tale strategia, generalizzata in tutti i territori, sta producendo devastazione ambientale, scarso rigore nella pianificazione urbanistica, e, in generale, un radicamento scarso e superficiale delle imprese. Pronte a “partire” alla prima crisi congiunturale.
b. “lo sviluppo per lo sviluppo” è la mancanza di strategia elevata a linea di condotta; se l’edilizia garantisce occupazione, via libera all’edificazione di suoli agricoli, se c’è qualche possibilità nel terziario sì ai megainsediamenti commerciali; e inoltre, sì alle autostrade, sì anche agli inceneritori, che possono portare guadagni per le esangui casse comunali, sì a qualunque proposta purché vagamente collegata all’occupazione sia pure di poche unità lavorative e in forma precaria. Questa non strategia, i cui effetti disastrosi non meritano commento, è, purtroppo quella utilizzata da molte amministrazioni specie in momenti di crisi come dopo la chiusura di una fabbrica, quando si vuole dare l’impressione che “si sta facendo qualcosa”
c. La “green economy” l’idea che le nuove tecnologie e la riconversione ecologica possano produrre nuovi posti di lavoro tali da rimpiazzare quelli persi a causa della crisi dello sviluppo tradizionale incentrato sulle grandi fabbriche. Nel programma di Finiguerra, ad esempio, si legge che nuovi posti di lavoro possono essere creati nel’agricoltura biologica, nella ristrutturazione edilizia, nel trattamento dei rifiuti …  Questo tipo di impostazione, che contiene diversi elementi di verità, si scontra con un unico ma decisivo limite: la quantità di posti di lavoro creati non è nemmeno lontanamente paragonabile con quelli  che si perdono con la chiusura delle fabbriche. Di solito queste proposte piacciono a livello teorico, ma la loro scarsa efficacia fa sì che a prevalere siano le strategie a) e b)
Cosa si può dunque proporre per il lavoro in un’elezione comunale? A mio avviso bisogna rinunciare ai modelli calati dall’alto e concentrare lo sforzo sull’elaborazione di un modello specificamente territoriale. Abbiategrasso ha le sue specificità: vicinanza a Milano, disponibilità di aree dismesse, un territorio circostante ancora integro che fa sì che qui sia  “bello vivere”; come utilizzare queste opportunità?
a. Migliorando le comunicazioni con Milano senza distruggere il territorio: strade ampliate, ma a raso perché le autostrade snaturano il territorio senza eliminare la congestione del nodo milanese su cui il traffico converge.
b. Attuando una pianificazione territoriale fondata sulla tesi che lo spazio disponibile è una risorsa scarsa da spendere con la massima oculatezza; usare le aree dismesse per un generico sviluppo commerciale, come prevede il PGT Albetti – Lega, è un assurdo. Si tratta di preservare le aree industriali dismesse dalla speculazione per renderle disponibili al terziario spesso molto qualificato che fugge dall’ingolfata e costosa Milano.
c. Rendendo la città fruibile per un turismo intelligente e non consumista; turismo che arriva, certo, con le piste ciclabili, ma anche coi convegni e le iniziative culturali dell’Annunciata divenuta polo universitario.
Mi pare che il programma del candidato Sindaco Arrara  e della Coalizione per l’alternativa e vada in questa direzione

PERCHE' DUE LISTE CIVICHE NELLA COALIZIONE PER L'ALTERNATIVA?

lettera di Raffaele Brizio          I tanti amici che seguono l'’esperienza del Leone Rosso frequentemente mi pongono questa domanda: perché ad appoggiare Gigi Arrara ci sono due liste civiche? Non era meglio farne una sola? Risponderò a questa domanda premettendo che trovo molto positivo che la Lista Ceretti , che cinque anni fa aveva diviso il centro sinistra, oggi abbia maturato la consapevolezza della necessità di essere uniti per battere la Destra al potere. Non era scontato, e la nostra divisione è stata pagata nella scorsa amministrazione con l’elezione della Giunta Albetti: un governo a vista (“vedarem!”) incapace di dare una svolta alle politiche cittadine e che si è limitato a vivacchiare su iniziative prese dalla Giunta precedente. Dunque, bentornato tra noi, Ceretti! Ma, ritrovata l’unità, ci si è dovuti confrontare sul programma della coalizione, attività svolta l’estate scorsa per dare al candidato sindaco una maggioranza solida e coesa. In questo confronto, come è logico, si sono espresse varie posizioni. Parlando del Leone Rosso, i principali elementi che ci caratterizzano sono stati: il NO alle autostrade sul nostro territorio, il No all’inceneritore, il SI a un miglioramento della raccolta differenziata, il SI a una politica di integrazione delle comunità straniere, una rivisitazione molto accurata della spesa assistenziale per dare a tutti i soggetti più deboli un aiuto, prosciugando sprechi e parassitismi, un forte rilancio della scuola. Su queste basi si è scritto il programma della Coalizione per l’alternativa; se le liste sono sei e due di esse sono liste civiche è perché non tutti vedono i problemi in questo ordine di importanza e non tutti hanno opinioni identiche; in passato, su alcuni problemi come le infrastrutture, la pensavamo anche in modo diverso. L’unità raggiunta è un ottimo risultato; saranno i voti dei cittadini a premiare le liste considerate più capaci di dare un futuro alla città.
RAFFAELE BRIZIO LISTA CIVICA -ARRARA SINDACO "Leone Rosso Per Abbiategrasso

LA CULTURA NON E' UN LUSSO

 di KATYA CHIEREGATO
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La lista civica “Per Abbiategrasso” Arrara Sindaco - ha presentato martedì 17 aprile il suo programma culturale.La cultura è un tema molto caro a questa compagine e, come ha spiegato Alberto Fossati, “non deve essere un lusso” ma una priorità perché dove non c'è cultura non c'è sviluppo. Anche l'invito all'onorevole Bruno Tabacci che venerdì 20 aprile parteciperà alla cena che il Leone Rosso ha organizzato in Fiera, rientra nell'ottica di voler riallacciare i rapporti con l'amministrazione milanese così da far rientrare Abbiategrasso nel circuito del capoluogo lombardo anche in tema di iniziative culturali.La frase da smentire è quella dell'Ex Ministro Giulio Tremonti “con la cultura non si mangia”, proprio perché rivitalizzando le proposte culturali nella nostra città si dà il via a una rete – un vero e proprio stistema integrato – che dall'evento culturale (mostre – rassegne – spettacoli) passa attraverso il commercio, la ristorazione, l'accoglienza. Anche il potenziamento dell'idea del Km 0 legata alla produzione locale di prodotti del territorio deve essere pensata in un'ottica allargata di diffusione.La cultura, il turismo, il tempo libero dovrebbero essere affidati ad un unico assessorato – nel rispetto della legge che ha ridotto a 5 il numero degli assessorati consentiti -, e l'amministrazione che si insedierà - ha continuato Fossati - deve dare nuova linfa alle Agenzie Culturali del nostro territorio attuando 3 proposte che la la lista fa:L'installazione della banda larga – per rendere ancora più semplice l'interconnessione col mondo;un corso avanzato di inglese gratuito per gli studenti più meritevoli;un laboratorio scientifico attrezzato in ogni istituto scolastico.Il documento “La Cultura non è un lusso” è stato presentato dalla candidata Nadia Cascio – studentessa di economia e gestione dei beni culturali – che, dati alla mano, ha ricordato ai presenti come la cultura sia un serbatoio inesauribile di possibilità: l'anno scorso ha prodotto il 2,6% del PIL nazionale, ha impiegato 5,8 milioni di persone; il bene culturale è di per sé legato al territorio e l'Italia ne ha la più alta percentuale al mondo.Ha poi continuato Mauro Fradregradi – anche lui in forza a “Per Abbiategrasso” che ha elaborato un testo intitolato “Dinamismo culturale” . Vi si tratta del come la cultura debba essere un movimento che parte dalla gente, dai ragazzi, dalle scuole e non un'entità calata dall'alto senza partecipazione.Per questo vanno valorizzati gli strumenti che già ci sono es. il Teatro di Strada, il Cineforum, ma si deve permettere a chi ne abbia la volontà, l'abilità e la curiosità di poter coltivare il terreno culturale con un'educazione che inizi a scuola anche tra i più piccoli e che – grazie all'amministrazione Comunale – trovi idonei spazi di espressione:l'Annunciata, le aree dismesse da riqualificare, il Cinema Teatro Nuovo cui poter dare una seconda vita (pare servierebbero 1 milione e mezzo di euro per la ristrutturazione).Il candidato sindaco Gigi Arrara ha ringraziato tutti per il lavoro svolto, ribadendo che l'organizzaione culturale deve trovare il suo centro nel Comune per valorizzare, ma anche rivedere e rivalutare quanto esiste e programmare tanto di nuovo.

UN MOMENTO DELLA CONFERENZA STAMPA "LA CULTURA NON E' UN LUSSO"CON IL CANDIDATO SINDACO GIGI ARRARA (al centro della foto), partendo da sinistra,MAURO FRADEGRADI,NADIA CASCIO,STEFANO BALZAROTTI,SIMONE PAIERO CANDIDATI NELLA LISTA CIVICA "Per Abbiategrasso"

giovedì 12 aprile 2012

PAELLA E SANGRIA IN COMPAGNIA ....

La  lista civica Arrara Sindaco, leone rosso " Per Abbiategrasso"   organizza per VENERDI 20 APRILE ALLE ORE 20,  presso il ristorante del   Quartiere Fiera,    la cena dell'amicizia PAELLA E SANGRIA IN COMPAGNIA......con i suoi candidati, sostenitori, amici,tra i quali  il candidato Sindaco Gigi Arrara e l'on. Bruno Tabacci, assessore al bilancio della giunta Pisapia a Milano.La cena è l'occasione anche per una riflessione sulla politica locale e sui rapporti di Abbiategrasso con Milano, che vanno ripresi e rilanciati dopo l'inerzia della la giunta PDL - Lega, che ha, tra l'altro, abbandonato il progetto della presenza dell'Università Statale nell'ex convento dell'Annunziata. per non dire della totale assenza di inziativa per il raddoppio ferroviario.Abbiategrasso ha subito la desertificazione delle fabbriche e la sua economia langue, solo il rapporto con le eccellenze nel campo culturale, educativo, della ricerca, che sono prodotte da Milano, può assicurare alla ns città un futuro che non sia solo quello di essere un quartiere residenziale periferico della grande città.La partecipazione alla cena del candidato sindaco Arrara e dell'On Tabacci, che ha un ruolo chiave nel governo di Milano, è dunque importante per riprendere con le istituzioni milanesi il filo spezzato dalla giunta di centrodestra.In questo modo, la cena diventa anche un fatto politico, con il quale la lista desidera offrire un contributo di idee al dibattito sul futura della città. 
  IL MENU PREVEDE PAELLA,SANGRIA E DOLCE IL COSTO E'DI 20 EURO
  CUOCO D'ECCEZIONE MATTEO INVERNIZZI DELLA GASTRONOMIA MELONI
  INFO E PRENOTAZIONI :SEDE COALIZIONE PASSAGGIO CENTRALE,BANCHETTI DEL LEONE ROSSO IN CITTA', anche on line  PAGINA FACEBOOK LEONE ROSSO PER ABBIATEGRASSO                   EMAIL:leonerossoperabbiategrasso@gmail.com 

sabato 7 aprile 2012

I PROTAGONISTI DELLA LISTA CIVICA ARRARA SINDACO "Per Abbiategrasso"

Il comitato Leone Rosso (simbolo storico della città) Per Abbiategrasso dopo un anno e mezzo di attività evolve la sua esperienza nella lista civica "Arrara Sindaco - Per Abbiategrasso" .
Il Comitato, sorto tra persone provenienti da storie politiche diverse e da molti che si sono affacciati per la prima volta all'impegno civile e politico, si e' costituito attorno ad una carta dei valori e ad un manifesto per la città che hanno trovato attuazione in una serie di iniziative pubbliche e di documenti politici sui temi nazionali e locali.
Il Comitato ha elaborato un documento sul lavoro e l'economia locale ed un altro sul bilancio e i servizi alla persona, ed e' stato presente nel dibattito politico della città con interventi sulla stampa e interviste di suoi componenti.
La modalità di azione del Comitato e' sempre stata quella della collegialità e con questo spirito e' stato protagonista nell'evento sui 150 anni dell'unita d'Italia, ha organizzato un incontro sulla riforma della giustizia e sulla proposta della Provincia della tangenziale ovest - ovest, un altro incontro si e' tenuto sul tema del credito cooperativo. Tutte le iniziative hanno avuto un ottimo riscontro di contenuto e di partecipazione e per questo vogliamo ringraziare i nostri concittadini per la fiducia .

venerdì 6 aprile 2012

LA SERATA DI PRESENTAZIONE DEL 3 APRILE

Si incomincia con Cetto La Qualunque come esempio di un fare politica solo per un tornaconto personale e familiare (ogni riferimento a Berlusconi prima e alla famiglia Bossi oggi non è puramente casuale) e si finisce con Arrara, candidato sindaco sostenuto dal Leone Rosso,  lista civica che venerdì sera ha presentato alla cittadinanza il suo programma.Naturalmente Arrara, a differenza dei politici alla Cetto La Qualunque, mette al primo posto i bisogni delle gente, di tutti gli Abbiatensi. E per Abbiatensi Arrara intende anche gli stranieri che abitano e lavorano nella nostra città con tutti i diritti e doveri che questo comporta. Perché non c’è sicurezza senza integrazione affermano gli esponenti del Leone Rosso e lo ribadisce Arrara: ”chi invece mi ha chiesto l’assessorato alla sicurezza in cambio del suo appoggio ho risposto di no”.Arrara è altresì consapevole che un rischio c’è nel rimettere in gioco facce già viste, ma quello che conta è il saper creare uno stile nuovo.   Appare buona l’idea, lanciata sempre da Arrara, di convocare dopo le elezioni tutte le 200 e più persone che si sono messe nelle diverse liste , gente che vuole occuparsi della città, per dare una mano al futuro sindaco nel cercare di risolvere i problemi della città.Fossati ha introdotto la serata dopo il filmato affermando che la politica è caduta in basso oggi e che la lista civica vuol essere una comunità locale, consapevole dei limiti di una lista civica perché ci sono problemi territoriali come le ferrovie dove la presenza dei partiti che operano su scala regionale e nazionale diventa fondamentale. Chiediamo al futuro sindaco di rivedere la spesa di 9 milioni di euro per la scuola di via Colombo i cui costi sono lievitati con l’aggiunta dell’auditorium che all’inizio non era previsto.Andrea Ruboni, capolista, ha messo l’accento sulla piscina che oggi ha una valenza sociale e non solo sportiva , mentre l’attuale struttura è obsoleta e non sufficiente a coprire le esigenze delle famiglie abbiatensi.Bisogna inoltre potenziare gli impianti sportivi, ristrutturare quello di viale Sforza e infine rendere le associazioni sportive protagoniste e non agli ordini del Comune.Un intervento dal pubblico  chiede come sia possibile un’alleanza con la lista di quel Ceretti che cinque anni fa aveva contribuito ad affossare La giuntaFossati.Questa’ultimo ha detto che la politica non è vendetta, altrimenti non saremmo qui: “comunque io non auguro a nessuno il tipo di campagna elettorale che ho ricevuto io cinque anni fa”. Quella ferita evidentemente brucia ancora, anche se oggi in nome di un’alleanza contro il centrodestra e di un candidato come Arrara che viene ritenuto la persona perbene, competente, giusta al posto giusto, si preferisce guardare al futuro e andare oltre le vecchie polemiche.Arrara ha ringraziato Fossati per la stima e anche per quanto egli aveva ricevuto quando era assessore, in termini di conoscenze della macchina amministrativa, di acquisizione di competenze e capacità gestionali: “con Fossati ho imparato a governare senza cercare sempre e comunque il consenso facile. Fossati mi ha insegnato che a volte bisogna anche saper dire dei no quando si governa una città”.Ha concluso la serata Emilio Florio sottolineando la volontà di fare politica non sulle macerie , sul marcio che oggi avanza, ma sulle nostre idee.La politica non è un fatto personale ma è un fatto collettivo, anche per questo non abbiamo presentato un nostro candidato alle primarie, perché non ci interessano i personalismi. Facciamo politica non per fare carriera. Ad Abbiategrasso non si fa carriera politica. Se la lista di Ceretti oggi dice no alle autostrade e no all’inceneritore vuol dir che anche loro sono cambiati e che pertanto si può stare insieme

LISTA CIVICA ARRARA SINDACO "Per Abbiategrasso"

lunedì 2 aprile 2012

Il programma elettorale della coalizione che sostiene Gigi Arrara è on line
Naturalmente consigliamo di distribuire il più possibile il PDF che scaricherete collegandovi.
La stampa su carta andrebbe limitata all'indispensabile per ragioni di sostenibilità ambientale.