venerdì 6 aprile 2012

LA SERATA DI PRESENTAZIONE DEL 3 APRILE

Si incomincia con Cetto La Qualunque come esempio di un fare politica solo per un tornaconto personale e familiare (ogni riferimento a Berlusconi prima e alla famiglia Bossi oggi non è puramente casuale) e si finisce con Arrara, candidato sindaco sostenuto dal Leone Rosso,  lista civica che venerdì sera ha presentato alla cittadinanza il suo programma.Naturalmente Arrara, a differenza dei politici alla Cetto La Qualunque, mette al primo posto i bisogni delle gente, di tutti gli Abbiatensi. E per Abbiatensi Arrara intende anche gli stranieri che abitano e lavorano nella nostra città con tutti i diritti e doveri che questo comporta. Perché non c’è sicurezza senza integrazione affermano gli esponenti del Leone Rosso e lo ribadisce Arrara: ”chi invece mi ha chiesto l’assessorato alla sicurezza in cambio del suo appoggio ho risposto di no”.Arrara è altresì consapevole che un rischio c’è nel rimettere in gioco facce già viste, ma quello che conta è il saper creare uno stile nuovo.   Appare buona l’idea, lanciata sempre da Arrara, di convocare dopo le elezioni tutte le 200 e più persone che si sono messe nelle diverse liste , gente che vuole occuparsi della città, per dare una mano al futuro sindaco nel cercare di risolvere i problemi della città.Fossati ha introdotto la serata dopo il filmato affermando che la politica è caduta in basso oggi e che la lista civica vuol essere una comunità locale, consapevole dei limiti di una lista civica perché ci sono problemi territoriali come le ferrovie dove la presenza dei partiti che operano su scala regionale e nazionale diventa fondamentale. Chiediamo al futuro sindaco di rivedere la spesa di 9 milioni di euro per la scuola di via Colombo i cui costi sono lievitati con l’aggiunta dell’auditorium che all’inizio non era previsto.Andrea Ruboni, capolista, ha messo l’accento sulla piscina che oggi ha una valenza sociale e non solo sportiva , mentre l’attuale struttura è obsoleta e non sufficiente a coprire le esigenze delle famiglie abbiatensi.Bisogna inoltre potenziare gli impianti sportivi, ristrutturare quello di viale Sforza e infine rendere le associazioni sportive protagoniste e non agli ordini del Comune.Un intervento dal pubblico  chiede come sia possibile un’alleanza con la lista di quel Ceretti che cinque anni fa aveva contribuito ad affossare La giuntaFossati.Questa’ultimo ha detto che la politica non è vendetta, altrimenti non saremmo qui: “comunque io non auguro a nessuno il tipo di campagna elettorale che ho ricevuto io cinque anni fa”. Quella ferita evidentemente brucia ancora, anche se oggi in nome di un’alleanza contro il centrodestra e di un candidato come Arrara che viene ritenuto la persona perbene, competente, giusta al posto giusto, si preferisce guardare al futuro e andare oltre le vecchie polemiche.Arrara ha ringraziato Fossati per la stima e anche per quanto egli aveva ricevuto quando era assessore, in termini di conoscenze della macchina amministrativa, di acquisizione di competenze e capacità gestionali: “con Fossati ho imparato a governare senza cercare sempre e comunque il consenso facile. Fossati mi ha insegnato che a volte bisogna anche saper dire dei no quando si governa una città”.Ha concluso la serata Emilio Florio sottolineando la volontà di fare politica non sulle macerie , sul marcio che oggi avanza, ma sulle nostre idee.La politica non è un fatto personale ma è un fatto collettivo, anche per questo non abbiamo presentato un nostro candidato alle primarie, perché non ci interessano i personalismi. Facciamo politica non per fare carriera. Ad Abbiategrasso non si fa carriera politica. Se la lista di Ceretti oggi dice no alle autostrade e no all’inceneritore vuol dir che anche loro sono cambiati e che pertanto si può stare insieme

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