sabato 5 febbraio 2011

Inceneritore 3 - A volte ritornano -

Il Consiglio Comunale del 1° febbraio 2011 aveva in calendario la discussione rifguardo la realizzazione di un inceneritore ad Abbiategrasso.
Obbiettivo della mozione era di chiarire la posizione di questa Amministrazione nel merito, ma dagli interventi dei vari consiglieri non è stato possibile capire quali siano le reali  intenzioni sulla realizzazione di un inceneritore nella nostra città,  la maggioranza  ha solo saputo criticare la richiesta di dibattito.
Riteniamo che il problema debba essere invece chiarito anche a fronte del recente avvio della raccolta differenziata che è passata dal 20% al 65%, secondo gli ultimi dati,  e come è noto una buona separazione dei rifiuti non solo fa aumentare il quantitativo di materiale riciclabile, ma diminuisce anche il volume di rifiuti da incenerire, a vantaggio dell’ambiente. Riteniamo a questo punto che la questione dell'autosufficienza sullo smaltimento dei rifiuti è in gran parte superata. Rimane sul tappeto il problema di bonifica dell'area, ricordiamo la presenza di sostanze nocive depositate e la riconversione del sito.
Invece restiamo preoccupati dalla dichiarazione del Sindaco Albetti che riportiamo: 

nel 2008, la Giunta provinciale di allora,  decise di depennare dal Piano rifiuti provinciale il sito di Abbiategrasso, cosa che si sarebbe tradotta nella perdita del relativo finanziamento pari a cinque milioni di euro. Subito il sottoscritto si mobilitò affinché tale decisione fosse rivista in ambito regionale per lasciare aperta questa opportunità alla città. Il Commissario ad acta, nominato da Regione Lombardia,  adottò nuovamente il Piano provinciale nel novembre del 2008, reinserendo il sito di Abbiategrasso. Quindi, se oggi siamo qui a parlarne e se questa possibilità è rimasta aperta per Abbiategrasso, è anche grazie al nostro intervento.

Quel Piano fu poi approvato in via definitiva dalla Giunta Regionale nella seduta del 27 gennaio 2009.
Ricordiamo che il Piano provinciale per la gestione dei rifiuti (PPGR), approvato dalla Giunta regionale del 27 gennaio 2009, impegna la Provincia di Milano a raggiungere l'autosufficienza nella gestione dei rifiuti. Il dibattito sulla necessità o meno di una nuova struttura di incenerimento dei rifiuti si trascina da diversi anni. La proposta venne rilanciata dal Comune di Milano all'inizio del 2008: con un aumento dei rifiuti tra Milano e provincia calcolato in 507 mila tonnellate annue entro il 2011, Silla II, il termovalorizzatore di Milano-Figino, non ce l’avrebbe fatta.
Così era necessario averne un altro e la eventuale collocazione prevista è nella cerchia dei comuni a sud di Milano.
I sindaci dei comuni di Opera, Rozzano, Pieve Emanuele, Basiglio, Lacchiarella, Locate Triulzi, Melegnano, Noviglio e San Donato, ai quali era stata rivolta la richiesta di allocare l'impianto, all'unisono respinsero al mittente tale richiesta.
Ed infine la notizia del 21 gennaio 2011 del NO definitivo di Opera all'inceneritore. È ufficiale: Regione Lombardia ha definitivamente sancito la non conformità del progetto Amsa per la realizzazione di un termovalorizzatore    per trattare 500 mila tonnellate annue di rifiuti  al confine tra Milano e Opera. 
Ora non vorremmo che la disponibilità data dal Sindaco di Abbiategrasso venga colta per smaltire  la spazzatura di Milano.
Le minoranze presenti in Consiglio Comunale potrebbero richiedere la convocazione di una commissione consiliare per affrontare il problema. Lo faranno?

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