Per la cultura la Francia destina nel 2011 7,5 miliardi di euro cioè lo 0,90 % della spesa pubblica.
La Germania 11 miliardi di euro, l’Italia 1,5 miliardi di euro, pari al 0,21 % della spesa pubblica.
L'ENPAS, ente previdenziale dello spettacolo ha un utile di bilancio di 182 milioni di euro, la stima per il 2011 è di 217 milioni, ma non è possibile investirli nel proprio settore culturale perché vengono requisiti dallo Stato ed utilizzati a favore dei fondi pensionistici in passivo.
L’incidenza dello “spettacolo” sul Prodotto Interno Lordo è passato dallo 0,83% del 1985 allo 0,21% del 2010, ma mentre la crisi economica è solo di questi ultimi anni, la tendenza di minori investimenti nel settore culturale, di minor attenzione ed in definitiva il “non crederci” è una costante tipica della politica italiana.
Ora vengono alla luce le due scontate teorie: finanziare con denaro pubblico senza stabilire le priorità o passare la mano ai privati, trascurando dettagli importanti quali il fatto che senza sgravi fiscali il privato non investirà tantissimo in cultura e la necessità di tempi veloci e certi per investire nell’attuazione di programmazioni adeguate.
Nel frattempo la solita facile scorciatoia: finanziare la cultura tramite l’introduzione di una nuova accisa sul prezzo dei carburanti per 0,73 centesimi di euro al litro.
Ma esiste un terzo modello che purtroppo nel nostro Paese non viene considerato.
Francia: il direttore del festival di Aix en Provence, uno degli eventi più famosi al mondo, sostiene che la cultura deve essere volano di sviluppo del territorio, la cultura ha dei costi ma nessuno calcola quanto costerebbe farne a meno…e non solo in termini economici, naturalmente.
Ad Aix la ricaduta economica della stagione musicale è triplicata, arrivando ad incassare 15 milioni di euro, tre volte tanto le sovvenzioni pubbliche ricevute.
Viene da piangere a pensare a tutti i beni architettonici presenti in Italia oltre alle menti in tutti i campi culturali che tutto il mondo ci invidia, che non vengono riconosciuti e valorizzati nel giusto modo.





